Mad for Science è un concorso organizzato da Fondazione Diasorin che invita le e gli studenti a sperimentare la scienza in prima persona, mettendo alla prova competenze e creatività nei laboratori scolastici. L’obiettivo è proprio quello di far toccare con mano alle a ai giovani che cosa significa fare ricerca, stimolando in loro passione e curiosità.

Il valore didattico del progetto è indubbio, tant’è che l’impegno di ragazze e ragazzi che partecipano al progetto viene riconosciuto come Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO). 

Ma Mad for Science non è solo didattica. Fondazione Diasorin ha intervistato docenti e studenti che hanno partecipato con successo alle edizioni passate sottoponendo loro una semplice domanda:

“che cosa ti ha lasciato il progetto Mad for Science?”

Le e gli studenti ci hanno parlato di orientamento alla scelta, di un incentivo più per avvicinarsi al mondo della della scienza e della possibilità di affiancare la pratica alla teoria, sperimentando nel laboratorio le nozioni apprese sui libri. Citando le parole di Camilla Berta del Liceo ISS Pellati di Nizza Monferrato, grazie a Mad for Science:

“ho acquisito veramente nuove e diverse capacità, perché quello che ho studiato l’ho potuto mettere in pratica, acquisendo anche destrezza con gli strumenti: studiarli dal vivo e vederli visivamente e tutta un’altra cosa!”.

Le e i docenti ci hanno parlato invece della passione delle ragazze e dei ragazzi, della collaborazione con colleghe e colleghi, della possibilità di attivare collaborazioni esterne importanti e di mettersi in gioco, partecipando attivamente alla ricerca. Come spiega infatti la prof.ssa Rosa Lo Noce del Liceo Battaglini di Taranto:

“l’esperienza di fare ricerca in una scuola non avviene praticamente mai, loro hanno fatto i ricercatori a 16 anni”.

E tu sei pronta/o a metterti in gioco con il team?

Guarda i video completi per approfondire l’esperienza di Mad for Science.

La parola agli studenti:

La parola ai docenti: