Giunto alla settima edizione, Mad for Science prevede per l’anno accademico 2022-2023 un nuovo ambizioso concorso, in cui ragazze e ragazzi dei Licei scientifici, dei Licei classici a curvatura biomedica e degli Istituti tecnici possono vivere un assaggio della ricerca scientifica e del suo metodo, mettendosi alla prova in un progetto dedicato alle Biotecnologie Blu, Verdi e Grigie a servizio della salute delle persone e del Pianeta.

Per dare valore e condividere le esperienze precedenti, Fondazione Diasorin ha sottoposto un questionario alle e ai docenti che hanno partecipato con impegno al concorso, estrapolando consigli utili per tutte e tutti coloro che desiderano mettersi in gioco in questa nuova edizione. Il concorso è stato considerato dalla totalità delle e degli intervistate/i un’esperienza con un impatto molto positivo su diverse aree scolastiche, come la collaborazione tra docenti e tra studenti, la valorizzazione delle skill e dei talenti delle e dei giovani, l’acquisizione di nuove metodologie e tecnologie per la didattica.

Alla luce delle risposte al questionario e di consigli e criticità emersi, cerchiamo quindi di rispondere a due importanti domande: come definire il proprio progetto? In che modo “metterlo a terra” individuando tutti i suoi obiettivi nel dettaglio? 

Grazie all’approccio SMART è possibile ideare e realizzare il proprio progetto in modo semplice ed efficace avendo la certezza di procedere in maniera corretta e di essere sulla strada giusta per partecipare al concorso Mad for Science 2023.

Definire il proprio progetto

Un progetto è un insieme di azioni coordinate verso il perseguimento di uno scopo, che deve essere raggiunto in un determinato lasso di tempo. In altre parole, il progetto è un processo autonomo finalizzato al raggiungimento di un obiettivo specifico.

Definire lo scopo di un progetto può sembrare qualcosa di banale, ma in realtà non è così: è un percorso che consiste nel dettagliare gli obiettivi e individuare tutti gli strumenti e le attività laboratoriali necessarie per il loro raggiungimento, valutandone la  fattibilità

Trattandosi di un percorso di ricerca, però, non è assolutamente necessario avere tutte le risposte! Occorre piuttosto porsi le domande giuste, individuando degli obiettivi che si intenderanno perseguire una volta che il gruppo di lavoro sarà dotato della strumentazione adeguata.

Ragionare per obiettivi

Una volta individuato il macrotema di interesse (Biotecnologie Blu, Verdi o Grigie) e il problema a cui si vorrebbe far fronte con la propria ricerca, è necessario ragionare per obiettivi, indicando i traguardi che si spera di raggiungere con la messa a terra delle cinque attività laboratoriali richieste dal concorso.

Gli obiettivi infatti sono fondamentali quando si tratta di iniziare nuovi progetti: le persone che non si pongono obiettivi spesso non riescono a realizzare ciò che avrebbero potuto. Ma anche chi ha degli obiettivi può fallire nel suo proposito: la realizzazione di un obiettivo non avviene per caso ma è un processo che richiede pianificazione e metodo. Spesso infatti le persone si prefiggono traguardi irrealistici e irrealizzabili, dopodiché perdono la determinazione e non arrivano fino in fondo. Una buona soluzione per evitare questo empasse è la metodologia SMART, una tecnica nata all’interno del mondo della gestione aziendale che consente di definire obiettivi fatti apposta per essere realizzati

SMART è un acronimo e indica le 5 caratteristiche essenziali che un obiettivo deve avere per apportare valore aggiunto nel proprio percorso di ricerca:

  • Specific (Specifico)
  • Measurable (Misurabile)
  • Achievable (Raggiungibile)
  • Relevant (Rilevante)
  • Time-based (Definito nel tempo)

5 domande fondamentali per definire i propri obiettivi

A partire dall’approccio SMART, si possono dunque individuare cinque domande fondamentali per la definizione degli obiettivi su cui verranno poi impostate le attività laboratoriali. Se l’obiettivo non soddisfa anche uno solo dei requisiti richiesti andrà rivisto o ridimensionato.

  1. L’obiettivo è Specifico?
    Un obiettivo deve essere definito e tangibile ed esprimere chiaramente un aspetto circoscritto del problema che si intende indagare, spiegando anche come e perché è necessario raggiungerlo;
  2. Il mio obiettivo è Misurabile?
    Un obiettivo SMART non è astratto, ma deve poter essere espresso numericamente, facendo uso dei dati emersi dalla ricerca;
  3. È un obiettivo Raggiungibile?
    L’obiettivo delle cinque attività laboratoriali deve essere realistico e commisurato alle risorse e alle capacità a disposizione, anche tenendo conto dei fondi economici necessari per realizzarlo e delle competenze interne alla scuola e delle sue peculiarità;
  4. È Rilevante?
    L’obiettivo di ciascuna attività laboratoriale dev’essere importante, ossia deve aggiungere delle informazioni e delle conoscenze significative rispetto al tema d’indagine.
  5. Può essere Temporizzato?
    Ogni obiettivo è legato a una scadenza e prevede tutta una serie di momenti di verifica che implicano precise relazioni tra le varie attività necessarie al suo compimento. Posso portare a termine l’obiettivo con il team di lavoro nel tempo che avrò a disposizione una volta ottenuta la strumentazione? 

Se gli obiettivi che vi siete prefissati con le vostre attività laboratoriali rispondono a questi cinque criteri, molto probabilmente siete sulla buona strada!